Paolo Monticone è un amico da vecchia data ed è stato anche uno di quelli che mi ha fatto capire cosa vuol dire "essere" un giornalista che è diverso da "fare" il giornalista, o come si dice oggi, il comunicatore. Paolo è stato per anni l'anima del bisettimanale La nuova provincia di Asti che ha anche diretto, ha co-fondato e diretto Il Corriere dell'Astigiano, è un esperto del territorio e dei suoi prodotti, è di Asti fino al midollo ed è un uomo forte. Legge il Grillomangiante e mi regala questa chicca giornalistica che parla di un ristorante che ormai è diventato un mito per chi ama il buon cibo, La Casa nel Bosco, nota al grande pubblico per i successi televisivi di qualche anno fa alla Prova del Cuoco, compie dieci anni e Paolo la celebra da par suo. Volentieri quindi riservo spazio a lui e alla famiglia Filippetti.
Nel Settembre del 2002, a cominciare la sua
seconda vita dopo la prima in cui si era occupato di Marketing per alcune tra
le più note case vinicole piemontesi ed italiane, Gianni Filipetti apriva,
insieme alla moglie Guglielmina Risotti, nel verde intenso dei boschi e dei
noccioleti della natia Cassinasco, porta della Langa Astigiana, la “Casa nel
Bosco”. Iniziava così un’avventura di ristorazione tra le più interessanti
degli ultimi decenni nell’Astigiano. Gianni e Mina (i nomi con cui ora sono
universalmente noti ad una clientela fatta per più di due terzi da affezionati
ospiti stranieri) sono infatti diventati i sapienti custodi dei prodotti del
territorio, soprattutto quelli della Langa astigiana, che utilizzano ogni
giorno per confezionare piatti semplici e curati, profumati e ricchi di gusto,
tutti nel solco della tradizione delle campagne del sud Piemonte che fanno
riferimento ad agnolotti del “plin”, taglierini, vitello tonnato, carne cruda,
brasati e stracotti, formaggi di Langa, dolci di nocciole e torroni. Due sale e
due dehors (uno ad est ed uno ad ovest, così si sempre a favore di luce) ed il
vero km. Zero per l’orto (400
metri quadri), il giardino di aromatiche ed il frutteto
con una sessantina varietà, dai meli antichi, alle marasche al ribes. Il menu è
scritto, ma sempre spiegato e la cantina è essenziale ma non certo povera:
cento etichette per la grande maggioranza piemontesi. Si spendono tra i 25 ed i
29 euro, vini esclusi. Oggi, a poco più di dieci anni da
quel settembre, con una ristretta brigata di cucina di cui fa parte anche il
figlio Francesco, Gianni e Mina possono vantare – senza troppa enfasi, per
carità, che piemontesi di Langa sarebbero, se no – “trofei” di non poco conto,
tra cui la citazione su alcune tra le più accreditate guide italiane e
straniere (anche su una danese, bellissima, che guarda al Piemonte del buon
mangiare attraverso i personaggi che lo animano) e, nel 2008, la vittoria
assoluta al concorso televisivo “La prova del cuoco”, popolare trasmissione
condotta su Raiuno da Antonella Clerici. Per festeggiare il decennale di
attività nella bella “Casa nel Bosco”, accogliente trasformazione di un rudere
di Langa che avrebbe dovuto diventare la casa di campagna della famiglia
Filipetti, Gianni e Mina hanno scelto la strada della misurata ma sincera
cordialità della gente del posto: una coppa di Moscato d’Asti ed un vasetto di
confettura di frutta della casa a tutti i clienti del mese dei dieci anni. Una
promozione conclusa, ma se ci si presenta con gli auguri, magari…
Paolo Monticone
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